L’esigenza di incanalare l’energia e l’esuberanza dei giovani che frequentano il Patronato del Santo spingono un sacerdote dei padri Giuseppini del Murialdo, Don Carlo Maculan, a fondare nel 1908 la Società Ginnastica Ardor, una realtà che diventerà sempre più importante e che vedrà, alla fine del primo conflitto mondiale, l’adesione di moltissimi giovani padovani alla pratica della ginnastica artistica.
Nonostante gli inizi siano complicati e gli allenamenti si svolgano sotto a una tettoia, gli ardorini già negli anni ’20 e ’30 cominciano a farsi onore in Italia e all’estero e quando all’interno del patronato sarà costruita una palestra, fornita con attrezzi di prim’ordine, nasceranno i primi campioni di valore internazionale.
Nel 1939 arriva in casa Ardor il primo tricolore ad opera di Luigi Zanetti, medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Londra nel 1948.
Se l’Ardor è riuscita nel tempo a diventare un punto di riferimento per la ginnastica italiana e per la città di Padova, il merito va in buona parte attribuito al Presidente Mario Michelon, dirigente caparbio e capace, che l’ha amministrata per 56 anni, dal 1935 al 1991.
Intuendo fin dall’inizio del suo mandato che prima o poi sarebbe stato necessario trovare un impianto più grande per soddisfare le esigenze dei sempre più numerosi ginnasti, inizia una collaborazione con il Calcio Padova e poi con l’Ente Fiera per far vendere all’Ardor i biglietti di partite e manifestazioni. L’attività dura dal 1938 al 1981 e, grazie all’impegno di una trentina di soci, consente di mettere da parte i soldi necessari per la costruzione di una nuova palestra che sarà realizzata nel 1968 nel centro di Padova.
In questa nuova sede si mettono in luce due grandi campioni: Maurizio Milanetto, che avrà la soddisfazione di essere l’unico ginnasta padovano a partecipare a due Olimpiadi (Monaco nel ’72 e Montreal nel ’76) e Ruggero Rossato, che parteciperà alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992.
Ora l’Ardor, con i suoi nuovi spazi, può offrire anche alle ragazze la possibilità di praticare la ginnastica artistica o ritmica.
Già dagli inizi degli anni ‘80, però, cominciano a delinearsi alcune problematiche a causa del veloce sviluppo urbanistico ed economico della città.
Trovandosi la palestra nel centro storico, l’aumento del traffico e la difficoltà a trovare parcheggio diventano sempre più pesanti con una conseguente diminuzione delle iscrizioni. I dirigenti cominciano allora a pensare di trovare una sede più comoda e spaziosa con un ampio parcheggio. L’obiettivo sarà raggiunto nel 2000 grazie all’impegno di Arrigo Rossanese, stretto collaboratore di Michelon e suo successore alla presidenza della società fino al 2008, anno delle celebrazioni del centenario della fondazione.
Nel frattempo, a livello sportivo, sono le donne a prendere il sopravvento.
Il settore dell’artistica femminile cresce sempre più, le chiamate in Nazionale si susseguono e le atlete patavine ben figurano nei campionati italiani e in tornei e gare internazionali. Dal 1987 ad oggi, con un’interruzione dal 1997 al 2002, la femminile dell’artistica milita nel campionato di serie A.
Anche la ritmica, introdotta nella società nel 1971, comincia poco a poco ad appassionare un numero sempre maggiore di ragazzine e, nonostante fino al 2000 si debbano trovare spazi esterni per gli allenamenti, cominciano ad arrivare negli anni ’90 i primi successi. È l’inizio di una crescita continua e costante che ha fatto diventare questa sezione il fiore all’occhiello dell’Ardor.
In serie A interrottamente dal 1996, la ritmica ha regalato alla società 4 titoli italiani individuali senior ed un titolo nazionale junior. Una sua ginnasta, Beatrice Zancanaro, ha mancato di pochi centesimi la qualificazione ai Giochi Olimpici di Atene del 2008 e Giulia Galtarossa ha conquistato con la squadra nazionale italiana due campionati mondiali: Mie nel 2009 e Mosca nel 2010.
Nel 2014 è entrata a far parte della squadra nazionale anche la giovane Beatrice Tornatore, dalla quale la società si aspetta grandi risultati.
|