La Società Alpina Slovena di Trieste fu fondata il 4 giugno 1904 come sezione triestina della Società Alpina Slovena centrale di Lubiana.
Il nome in lingua slovena è Slovensko planinsko društvo TRST LŠD-ASD acronimo SPDT.
All’epoca esistevano a Trieste l’italiana Società Alpina delle Giulie e l’Austriaca Deutscher und Osterreichischer Alpenverein. La Società, che aveva sede nel Narodni dom, si occupava di escursionismo, tracciatura sentieri con segnavia, organizzava intrattenimenti e conferenze, la sezione speleologica gestiva due grotte sul Carso Triestino: la grotta del Fumo (Dimnica) e Vilenica presso Divača, oggi nel territorio della vicina Slovenia. Durante il primo conflitto mondiale l’attività era ridotta.
Nel 1918 l’attività si rinnova sulla falsariga dell’anteguerra. Nel mese di luglio del 1920 nel rogo del Narodni dom la società perse la sede e l’archivio.
Con l’avvento del Fascismo nel 1923 fu sciolta per un breve periodo: infatti, riprese l’attività già il 6 marzo 1924 essendo ricostituita come società autonoma con nuovo statuto, anche se di fatto non cessò mai di essere attiva.
Il 17 Agosto 1927 la Società Alpina Slovena di Trieste è stata definitivamente sciolta con decreto fascista. Si formarono nell’illegalità due gruppi “Štempiharji“ e „Magnamonti“ che continuarono l’attività escursionistica, alpinistica e sciistica con sedute e assemblee nei siti montani, lontano dalle autorità fasciste.
La Società Alpina Slovena di Trieste 1904 formalizzò la ripresa della sua esistenza con una “ricostituzione” in data 5 maggio 1946 e svolse un’attività quasi frenetica: escursioni, alpinismo, attività sciistica, speleologia, fotografia.
Nel 1966 la Società Alpina Slovena di Trieste 1904 organizzò i primi Giochi sportivi invernali, che si susseguono ogni anno.
Nel 1968 la Società Alpina Slovena di Trieste ottenne l’affiliazione alla Federazione Italiana Sport Invernali (FISI).
Un momento importante è stata inoltre l’apertura ufficiale della Alta Via escursionistica denominata Vertikala, tracciata dalla Società Alpina Slovena di Trieste – ASD dalla Val Rosandra, presso Trieste, al Monte Forno sul triplice confine tra l’Italia, l’Austria e la Slovenia (340 km). La via contrassegnata con segnavie bianco-azzurre, si snoda sulle cime e sui crinali montuosi, attraversa paesi e valli abitate da Sloveni in Italia. Allora la via terminava in Val Rosandra sotto la lapide commemorativa dedicata a tre alpinisti sloveni caduti, più tardi è stata prolungata fino a Muggia, fino al mare. Nel 1975 è stata pubblicata pure la guida dell’Alta Via con esaurienti informazioni storiche, geografiche, geologiche e la cartografia della zona.
Per l’ottantesimo della Società (Alpina Slovena di Trieste – ASD) è stata pubblicata la storia dell’Associazione. Il libro e stato curato da Dušan Jelinčič. In questo periodo si è rafforzata in particolare l’attività speleologica, nonché il settore alpinistico. Le ricerche del sottosuolo hanno portato a molte importanti scoperte su Carso Triestino.
Nel 1985 e stata organizzata una spedizione himalaiana sull’Annapurna Sud del Nepal. Capo spedizione Luciano Cergol. Spedizione non coronata da successo. In concomitanza è stato anche organizzato un trekking attorno alle Anapurne. Nel 1986 Dušan Jelinčič, primo alpinista del Friuli-Venezia Giulia a quota 8000 metri, conquista la cima del Broad Peak, 8051 metri nel Karacorum
Nel 1990 la Società Alpina Slovena di Trieste – ASD organizzò la spedizione internazionale himalaiana “Alpe Adria Sagarmata 1990” con il patrocinio della Regione Friuli-Venezia Giulia nel decennale della Comunità di lavoro Alpe Adria. Alla spedizione parteciparono alpinisti sloveni ed italiani di Trieste, carnici, lombardi e dalla Slovenia. Capo spedizione fu Tomaž Jamnik di Kranj (SLO). La spedizione conquistò felicemente la cima dell’Everest (8848). Tatjana Gregori, socia SPDT, è stata la prima donna del Friuli-Venezia Giulia a raggiungere quota 7500 metri. Seguirono varie imprese di successo degli alpinisti dello SPDT sull’Aconcagua, in Turchia, Nepal, Kenia, Messico, Kilimanjaro, Ruwenzori, USA, Patagonia e Madagascar.
Nel 1992 la Società Alpina Slovena di Trieste – ASD ha partecipato alla mostra “+8000/ -1000” organizzata dal C.A.I. Regionale alla Fiera di Trieste presentando le attività nell’ambito speleologico e alpinistico. Nel 2001 Erik Švab è diventato il primo campione italiano nell’arrampicata su ghiaccio.
Per il centenario dell’associazione viene pubblicato un volume riportante la storia della Società Alpina Slovena di Trieste – ASD dal titolo “Od Jadrana prek Triglava”, autore del libro Lojze Abram. Inoltre, è stata pubblicata una carta escursionistica bilingue Trst in okolica z Doberdobskim Krasom – Trieste e dintorni con Carso Isontino – finanziata dalla regione Friuli-Venezia Giulia – casa editrice Tabacco. In quest’occasione è stata allestita una mostra storica della Società. Nell’anno del centenario è stata scoperta una grande e meravigliosa grotta sotto la Sella di M. Carso sopra Bagnoli (comune di S. Dorligo della Valle). Nel 2003 Dušan Jelilčič ha partecipato alla spedizione su Gasherbrun (8035 metri) dedicando il coronamento dell’impresa ai 100 anni della Società Alpina Slovena di Trieste – ASD.
Nel 2007 è stato aperto un sentiero transfrontaliero che si snoda da Orlek (in Slovenia, nei pressi di Sežana), attraversa il Crinale e termina a Barcola (Trieste). Il sentiero è stato dedicato alla presidente dr. Sonja Mašera. Molto attiva e la sezione giovanile organizzatrice di escursioni conoscitive ed orienteering per alunni e studenti delle scuole slovene di Trieste e provincia. Intensa è l’attività sciistica su campi di Ravascletto, Zoncolan e Pokljuka (Slovenia) con insegnanti di sci di estrazione dalla stessa sezione giovanile, che hanno seguito appositi corsi. Da menzionare pure annuali escursioni per soci (circa 30 all’anno) e le annuali escursioni settimanali per escursionisti su Dachstein, Watzman, Dolomiti del Brenta, in Valle D’Aosta, al parco Argentera, in Sardegna, Monte Bianco, Appennini… Proficue sono pure le attività sul piano culturale ed ecologico tra le quali: conferenze, mostre, pubblicazioni cura dei sentieri nonché l’attività della sezione speleologica con la recentissima meravigliosa scoperta del 2021 sul Carso triestino tra Padriciano e Basovizza. Le bellezze della grotta dedicata al nostro mancato socio Stojan Sancin sono state pubblicate sulla rivista National Geographic Slovenia.
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