Unione Sportiva Sestri Ponente

1897

Il 30 Agosto 1920 Filippo Bottino, atleta dell'U.S. Sestri Ponente 1897, nato il 10 Dicembre 1888, vinse ai Giochi Olimpici di Anversa la medaglia d'oro nel sollevamento pesi, categoria massimi: in fotografia, Bottino durante un'esibizione a Genova nel 1923.

      

Informazioni aggiuntive

Società

Unione Sportiva Sestri Ponente

Presidente

Sandra Rossi Ferrari

Affiliata UNASCI negli anni

2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021

Pagamenti

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Numero soci

356

Sede

Via G. E. Benza 1

Numero tesserati

173

Città

Genova

Affiliato UNASCI

SI

Regione

Liguria

CAP

16154

E-mail Società

usspasd@gmail.com

Anno fondazione

1897

Provincia

GE

Telefono Società

010.6043234

Telefono Presidente

373.7340826

Fax

010.6043234

Federazioni

FGI, FIJLKAM

Bandierina Rossa

NO

Socio fondatore

SI

Socio fedele

SI

Stella d'oro

SI

Anno Stella d'oro

1974

Cento anni ma non li dimostra!
E’ quanto tutti hanno pensato all’inaugurazione della bellissima mostra fotografica allestita nella sala dedicata al Centenario dell’Unione Sportiva Sestri Ponente, allestita a cura dei soci e curata in particolare dai coniugi Primo, ascoltando le parole del presidente Mario Galasso contornato dai piccolissimi allievi e dagli atleti, che non erano una celebrazione di fatti trascorsi ma un impegno a lavorare per un futuro di grande attività e di prestigiosi risultati sportivi.
La storia dell'”Unione Sportiva Sestri Ponente” era lì sotto gli occhi di tutti nei documenti vergati in bella calligrafìa, nelle fotografìe ingiallite, che illustrano molto più della storia di una società sportiva, ma anche la cultura, le tradizioni, l’economia del quartiere.
Ed ecco in una teca l’Atto Costitutivo della Società Ginnastica Pro Sestri datato 3 agosto 1897.
E quello datato 1905 della Società Ginnastica Libertas che nel 1918 si fusero per dare vita alla Unione Sportiva Sestri Ponente.
I successi sportivi si fondano con la vita del paese.
Gli scioperi del 1914, l’entrata in guerra, le lotte e le difficoltà dovute al desiderio di mantenere l’indipendenza dalla politica, dopo l’avvento del Fascismo, culminarono con il commissariamento della Società nel 1926.
E la risposta degli atleti è la sola che può dare uno sportivo: innumerevoli successi in tutte le discipline sportive praticate.Medaglia d’oro di ginnastica a squadre e medaglia d’oro di Filippo Bottino (sollevamento pesi categoria massimi pesanti) ai Giochi Olimpici di Anversa nel 1920, altra medaglia d’oro di Pierino Gabetti (sollevamento pesi categoria piuma) ai Giochi Olimpici di Parigi 1924.
E numerosissimi furono i titoli italiani conquistati.Intanto Sestri cambia: nuove strade si costruiscono, sparisce la spiaggia per far posto ai cantieri, il Comune autonomo non è più, diventa delegazione della “Grande Genova”.
Si arriva al dopo Seconda Guerra Mondiale.
La palestra è inagibile. Le attrezzature non ci sono più. Tanti soci e atleti hanno perso la vita sui campi di battaglia.
Ma l’attività continua ed a alto livello.
Ai Giochi Olimpici di Londra 1948, l’Unione Sportiva Sestri Ponente è presente con le ginnaste Renata Bianchi e Liliana Torriani.
Giochi Olimpici 1952: ancora Renata Bianchi con Grazia Bozzo vi parteciparono.
Inoltre presero parte ai Giochi Olimpici di Melbourne nel 1956 le sorelle Luciana e Wilma Lagorara ed il pugile Mirko Rossi, ed ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960 ancora Wilma Lagorara.
Ma i tempi cambiano.
Anche lo sport si evolve, le difficoltà tecniche aumentano, la necessità di impianti e di attrezzature difficilmente ottenibili, ridimensionano i risultati.
Ma l’impegno non diminuisce.
Attualmente nell’Unione Sportiva Sestri Ponente si praticano le tre specialità della ginnastica; il judo e lo ju-jitsu, con ottimi risultati a livello regionale ed interregionale.
Questo dicono le fotografie ed i cimeli della Società, e fanno capire quanto lo sport, inteso come impegno di vita con gioia e disinteresse sia cultura, educazione, impegno sociale, e non teppismo e sotterfugio, come certe cronache domenicali mostrano.